"amati e abbandonati"

Questa è una vecchia storia, risale almeno a 5 o 6 anni fa.
Tutto ebbe inizio quando il Denso stanco di vedere alfabeti a punto croce per casa mi pregò di ricamare qualcosa di grande che mi tenesse impegnata a lungo così che smettessi per un pò di occupare pareti con i miei quadretti.
Allora mi presi l'impegno e la briga di ricamare una tovaglia più impegnativa delle solite e mi innamorai di questa, allegra e colorata, che secondo me ben si addice al clima festoso del Natale.



Così mi misi a studiare lo schema, cambiando anche dei colori che non mi convincevano troppo e andai avanti di buona lena.
Certo, il lavoro era leggermente impegnativo, ma con i suggerimenti e un piccolo aiuto di Nonnagiulo riuscì anche a fare l'orlo a gigliuccio.
Sennonchè, sapete com'è, tutti i lavori lunghi stancano, specialmente una tovaglia che te la devi tenere in collo mentre lavori e così l'ho accantonata per tanto tanto tempo.



Per fortuna questa estate alla bravissima Manuela le è venuta in mente un'idea meravigliosa: "Amati e abbandonati".
Dico, ma che c'era di meglio di questa splendida idea per farmi riprendere in mano questa tovaglia e finalmente finirla?



Ormai era diventata una barzelletta, mi prendevano in giro tutti, era risaputo da Pavia a Livorno che avevo 'sta cosa da finire e non mi decidevo!



Adesso non mi resta che darle una rinfrescatina in lavatrice e appena asciutta stirarla bene, pronta per essere adoperata durante le prossime feste natalizie, sapete che non manca poi così tanto, vero?
Magari faccio venire voglia anche a voi di mettersi a fare una cosetta così!
Mi dimenticavo, i tovaglioli sono tinta unita rossi senza ricamo.



E questo è un particolare del rovescio....