Non sono scappata su un'isola baciata dal sole e dal caldo (magari!), sono sempre qui...i capelli che sembro Maga Magò (causa forte libecciata), una vocina sexy alla Maria de'Filippi (grazie all'aria condizionata che sabato mattina spirava all'ipercoop pisana) e tanto per non essere sola pure il mal di testa (dovuto alla sinusite).
Bel quadretto, vero? Ecco perchè non mi avete nè vista nè sentita in giro in questi giorni...però qualcosina ho fatto lo stesso in cucina e passo velocemente a illustrarvi i miei misfatti!
Ho iniziato ad avere una conoscenza più approfondita del riso durante il mio esilio lassù a Pavia.
A Livorno mi sono sempre accontentata di quello che trovavo al supermercato: un carnaroli, un arborio e tutto finiva lì.
Invece lassù mi sono trovata davanti ad una ampia scelta, e ho avuto la fortuna di assaggiare il riso di cascina, che è davvero tutta un'altra cosa rispetto a quello commerciale, per altro sempre buono, ma che possiamo trovare ovunque.
Non vorrei annoiarvi raccontadovi tutte le tipologie di riso che si possono trovare, ottimo il carnaroli, l'arborio, per le minestre risalta meraviglioso il roma o il baldo. Per i dolci per esempio mi hanno consigliato il vialone nano.
Così mi sono buttata su nuove tipologie e ho assaggiato l'indian basmati, chicco lungo e stretto, profumoso, mi piace anche solo condito con un filo di extra vergine e si adatta benissimo anche a insalate o come contorno.
Ma in realtà mi sono innamorata di risi particolari: il selvaggio integrale che è rosso, la mia passione, fatto con le verdure, certo la cottura è lunghina, (si parla di 50 minuti) ma vi posso assicurare che è qualcosa di particolare.
Così come è particolare il riso venere integrale, un profumo meraviglioso, di sandalo, di pane appena sfornato, un riso nero, che dà il massimo con l'abbinamento al pesce (e lì con il pesce ci penso io...).
Con il Denso mi sono divertita ad andare per cascine e poi dopo aver chiesto ai colleghi del Denso qualche dritta ci consigliarono di andare in
questa cascina di Sannazzaro de'Burgondi (purtroppo non ha ancora la pagina web).
Adesso mi ritrovo a cercare qualcosa che possa assomigliare a quelle tipologie di riso lì, ma non è facilissimo trovarli qui a Livorno, però all'ipercoop ho trovato questa marca
qui e devo dire che mi ha soddisfatto.
Il riso che ho comprato è un baldo integrale con una cottura di circa 40 minuti (e più) e anche se non è l'ideale per fare risotti ho deciso per:
RISOTTINO BALDO INTEGRALE AI CARCIOFI DI BOLGHERI
TRAGEDIA GALATTICAAAAA!!!!!
iL DENSO MI HA CANCELLATO LE FOTOOOOOOO!!!!!!!
STASERA APPENA TORNA A CASA FACCIAMO I CONTIIIIIIII!!!!!!!!Dico, con 4 schedine che girano per casa doveva proprio prendere e cancellare le mie foto meravigliose del risotto e tutto il resto? E poi ho il mal di gola e non posso esternare come voglio tutto il mio nervoso e la mia rabbia che sento in questo momento, ma come, sono quì che cerco affannosamente tutte le mie foto saltando da una schedina all'altra e non ne trovo una!
UFFAAAAAAA!!!!!!!!!!E adesso chiusa parentesi! E parliamo di altro!
Si fa presto a dire risotto!
Non volevo un risotto-tira-via, e allora ho iniziato a preparare il brodino per tempo (in realtà la sera avanti): un ossicino, gli odori (carota cipolla sedano pomodorino), un pezzettino di pollo.
Mi sono serviti almeno 4 carciofi (erano piccoli) di Bolgheri tritati a coltello, precedentemente puliti bene e lasciati un attimo in acqua acidulata, quindi scolati e aggiunti in padella dove avevo già fatto dorare la cipolla, una spruzzatina di vino bianco e lasciato insaporire per almeno 10 minuti. Ho aggiunto il riso (per 4 ho adoperato 250 gr. di riso) tostato un attimo e aggiunto il brodo. Adesso fa tutto da sè, basta una occhiatina ogni tanto, aggiungere il brodo bollente se manca e armarsi di santa pazienza, perchè l'integrale è di lunghissima cottura...al momento di portare in tavola ho aggiunto a fuoco spento una noce di burro per amalgamare il sapore e una grattugiata di parmigiano.
Buono, ma buono, e bello, avevo la foto del mio piattino, un colore caldo, quasi si sentiva il profumo di quel risottino all'onda, cremoso il giusto, e il Denso mi ha fatto la densata di cancellare il mio risotto!
Stasera lo lascio senza mangiare! No, stasera gli faccio le lasagne grondanti di besciamella, poi il cosciotto di maiale con il purè e infine per punizione gli rifilo un piatto di profiteroles! Ecco, se volete fare del male al Denso questo è il menù ideale!
ATTENZIONE, AGGIUNTA DELL'ULTIMO MINUTOOOO!!!!!
Pare che il Denso si sia spaventato all'idea del menù punitivo e allora dopo una telefonata arrabbiata sul lavoro (eheheheh!) mi ha detto che in realtà le foto le aveva nascoste sul pc in attesa di sistemazione !
Ecco il mio risottino!!!!!!

E così come è? Più bellino?
Passiamo a parlare del dessert...
Per il dolcino invece una delusione...per l'aliena!
In questi giorni ha sfogliato e risfogliato vari libri di ricette. Ha voluto a tutti i costi che facessi un dolce visto in foto dal libro di mia mamma e nonostante le abbia esposto i rischi di un simile esperimento ha voluto provare ugualmente una ricetta nuova. Sarebbe dovuto diventare morbido e soffice e invece è risultato bassino (non c'è lievito)...non è che non sia buono, ecco, ma non è quello che lei si aspettava!
TORTA SOFFICINA

100 gr. di farina 00
100 gr. di fecola
200 gr. di zucchero
70 gr. di burro
6 tuorli
Ho messo in un tegamino i 6 tuorli con lo zucchero, la vanillina e ho portato a cottura a fuoco basso, mescolando sempre con la frusta. Appena il composto è risultato caldo ho tolto dal fuoco e ho lavorato fino ad ottenere un risultato spumoso. Quindi ho aggiunto lentamente le due farine facendole scendere da un setaccio e ho aggiunto il burro sciolto a bagnomaria. Ho messo in una tortiera imburrata e infarinata, infornato a forno già caldo (180°) per 15 minuti, quindi ho abbassato la temperatura a 160° e lasciato in forno per almeno 15/20 minuti. Per controllare la cottura fate la prova dello stuzzicadenti.

Per fortuna mi si è accesa una lampadina e ho trovato la mascherina di Topolino per decorare il dolcetto con il cacao e lo zucchero a velo e così Yuffie soddisfatta ha fatto merenda con una bella fettona di dolcetto farcito con la nutella.
In questi giorni che non è tanto freddo, ma piove (oggi c'è pure una aria di burrasca da paura) mi consolo con mega mug di tè addolcito con il miele per colpa del mal di gola.
Ecco, vado ad affogare il mio nervoso in una mug di tè alla vaniglia!