FOREVER FRIENDS
purtroppo però non sono riuscita a metterlo nel mio blogghino, sempre a causa del problema che ho a caricare le immagini. Chiedo scusa, e ringrazio ancora tantissimo questi amici che hanno avuto questo pensiero per me.
Allora eccomi alla solita vita di tutti i giorni, stamani mattina ho avuto una emergenza: la piccola Bonnie (la figlia di mia sorella Epa) era a casa con la febbre. Mia sorella ha portato a scuola Clyde ("cavolo, tutte a lei le fortune, così con la febbre non va a scuola!"), poi doveva correre al lavoro e sono andata io a tenere compagnia a Bonnie, che mi ha aperto la porta di casa con la lacrimuccia che le scendeva sul visino.
Dopo averla fatta lavare e pettinare le ho preparato una tazza di tè con il miele e si è accoccolata sul divano con i cartoni animati. Io tranquillamente ricamavo vicino a lei, ma quel folle pazzo furioso del gatto di mia sorella non ci ha dato pace.
Credo che ce l'abbia con me perchè la settimana scorsa l'ho portato dalla veterinaria a sterilizzare e ora sono sicura che non mi vede di buon occhio!
E sì che gli ho portato i croccantini!
Verso le 11 sono arrivati i miei genitori a darmi il cambio, li ho lasciati sul divano terrorizzati dal gatto che si era preso il posto d'onore e li guardava infastidito accanto a Bonnie. Me ne sono andata da "Dante il verduraio" (stasera un megagalattico pinzimonio!) e poi non mi è rimasto altro da fare che correre a casa mia...
Comunque oggi vi voglio parlare di questo ragù in "versione integrale".
In effetti avevo già postato la ricetta semplificata tempo addietro, adesso però vi voglio far vedere la ricetta esatta.
Ormai sapete che la caccia è una mia passione, e specialmente quei sughi e salse per condire le pappardelle, tagliatelle, polenta, ecc. ecc. hanno su di me un potere ipnotizzante...ecco, questa è una ricettina che può benissimo andare bene per lo scopo, anche perchè mica sempre si può avere a disposizione la carne adatta! Questa bellissima ricetta l'ho trovata su quel libro che dorme accanto a me sul comodino: "La cucina livornese" di Aldo Santini.
SUGO CONTADINO "EXTENDED VERSION"
una testa di coniglio senza occhi
750 gr. di pomodori freschi o pelati
25 gr. di conserva di pomodoro
50 gr. di salsiccia e un pochino di lardo
350 gr. di fegatini, cuore e cipolla di pollo (mi raccomando, pulite bene la cipolla del pollo!!!)
100 gr. di fegato e cuore di coniglio
25 gr. di funghi secchi
50 gr. di pancetta
2 cipolle rosse
2/3 spicchi di aglio
2 carote
1 gambo di sedano
olio extravergine
vino bianco e rosso
prezzemolo, sale e pepe.
25 gr. di gherigli di noci e 25 gr. di mandorle (tritati) ma io non li ho messi...
Tritate le cipolle, sedano, aglio, carote e prezzemolo e rosolare con olio extra vergine e pochissimo lardo.

Quindi aggiungete la pancetta tritata a cubettini, cuori, fegati, ecc. la testa del coniglio, la salsiccina. Tenete a fuoco alto per una ventina di minuti, poi aggiungere il vino bianco, ridurre e controllate di sale.

Nel frattempo portate a ebolli zione un pò di acqua per far rinvenire i funghi secchi. Appena pronti metterli su un tagliere insieme ai cuori, fegati, ecc. (ovviamente la testa di coniglio no!) e tritare il tutto con un bel coltellone.

Rimettere tutto in casseruola, alzare il fuoco e bagnare con il vino rosso e un po di acqua dei funghi, facendo sempre ridurre.
Quando vi sembra addensato aggiungere la conserva e girare per una decina di minuti, poi aggiungere i pomodori o i pelati a pezzi.
Ricontrollare di sale, pepare, tenere a fuoco allegro per una quindicina di minuti, quindi abbassare e lasciare cuocere piano per circa 40/45 minuti.

Quando condirete le tagliatelle o lo verserete abbondante e ricco sulla polenta ricordatevi di togliere la testa del coniglio!!!!!
Questa ricettina la voglio dedicare a Anna Righeblu, che in un suo commento mi ha detto che non riesce a trovare il cinghiale con facilità, ebbene questo sughetto non ha niente da invidiare al ragù di cinghiale in quanto a profumi, aromi e sapore!
Ehhh, lo sò, vi ho spaventato, per realizzare questo sughetto c'è un sacco di lavoro da fare, qui ogni tanto si cucina per davvero, ma date retta, fatelo, provatelo, gustatelo in tutta la sua opulenza di profumi e di aromi e beveteci un bel Chianti in fiasco!
Naturalmente dopo basta una bella insalata verde e siete a posto!
No, a posto no, magari dei cantuccini inzuppati nel Vin santo ci possono stare!