"Non sono le idee che mi mancano, è il tempo per realizzarle che è troppo poco."

sabato 29 ottobre 2011

witch's kitchen

Io non festeggio questa festa.
In questi ultimissimi giorni di ottobre sono ben più importanti i compleanni dei miei fratelli (gemelli) e di mio figlio, lascio Halloween a chi vuole...



però questo non potevo non ricamarlo....

Free di "The primitive hare".
Lavorato con tela aida 55 bianca invecchiata con il tè, il piccolo pannellino finito misura 19 cm. per 13 cm.
Avete tempo tutto il fine settimana per ricamarlo...

Buon w.e.!

mercoledì 26 ottobre 2011

riso venere integrale con i moscardini

Mentre qualcuno si addormenta sul tavolo...



e qualcun'altro si rilassa in poltrona...



C'è chi cucina:

RISO VENERE INTEGRALE CON MOSCARDINI:

per 4 persone:
- 250 gr. riso venere integrale
- 500 gr moscardini
- 1 o 2 scalogni
- un goccio di brandy per sfumare
- pomodorini ciliegini
-prezzemolo, sale, olio extra vergine



Preparate un tegame con olio extravergine e lo scalogno tritato, fate un poco appassire e mettete i moscardini puliti a pezzetti.
Sfumate con un goccio di brandy, lasciate evaporare, coprite il tegame.
Dopo una decina di minuti mettete i ciliegini a pezzetti e portate a cottura aggiungendo acqua se necessario.
Cuocete coperto finchè i moscardini sono teneri.
Controllate con una forchetta.

A parte lessate il riso venere integrale, ha una lunga cottura (il mio in etichetta riportava 50 minuti!).

A una decina di minuti dalla fine della cottura del riso fatelo saltare nel sughetto dei moscardini, in maniera che si insaporisca.
Controllate di sale.
Prima di portarlo in tavola spolverizzare con prezzemolo tritato.
Il sughetto è delizioso...

domenica 16 ottobre 2011

il mio frolla-crumble alle pesche

E' una bellissima giornata oggi.
Fuori una bella brezza ha pulito il cielo, l'aria è tersa, limpida e fredda.
Mi verrebbe voglia di andarmene fuori, un aperitivo con il Denso seduti in piazza Vittoria, pigramente abbandonati sulle poltroncine di uno dei tanti bar della piazza a goderci questo sole.
Invece niente da fare.
Il Denso è impegnato sul lavoro e io pigramente mi affaccio alla domenica mattina.

E comunque non è domenica senza il dolcetto.
Un dolcetto nato per caso da uno errore di valutazione, dato che avevo l'intenzione di fare un crumble con la ricetta che mi aveva dato Nonnagiulo.
Poi...mi è venuto un dubbio...piacerà a quell'incontentabile del Denso?
Dopo aver visto le foto innumerevoli dei crumble che affollano la rete mi sono detta che forse non era il caso.
Se lo avesse assaggiato da Nonnagiulo lo avrebbe apprezzato assai, ma fatto da me...meglio lasciar perdere gli esperimenti, conosco i miei polli.
Non si può dire che sia proprio un crumble ma non avevo altra idea di come altro chiamarlo!
Così da una ricetta nata per un crumble e rielaborata a modo mio è nato...

IL MIO FROLLA-CRUMBLE CON LE PESCHE

- 150 gr. di farina 00
- 150 gr. di zucchero
- 125 gr. di farina di mandorle
- 150 gr. burro morbido a pezzettini
- un pizzico di sale
- uovo (mia aggiunta)
- 2/3 pesche (mia personalizzazione invece che le mele)
- mezza bustina di lievito
- una manciata di mandorle in scaglie



Ho lavorato velocemente la farina, lo zucchero, la farina di mandorle, il burro, il pizzico di sale, l'uovo e la mezza bustina di levito, ottenendo una pasta sbriciolata ma di morbida consistenza, quasi una pastafrolla.
Ho preparato una teglia di 20 cm. di diametro con la carta forno bagnata e strizzata, messo metà dell'impasto.
Aggiunto le pesche a fettine, una manciata di mandorle in scaglie, ricoperto con la pasta rimasta.
Messo in forno già caldo a 180° per un 25/30 minuti.
Controllate sempre comunque.



Ne è uscito questo dolcetto buonissimo, da mangiare anche tiepido, una delizia.
Apprezzato anche da Yuffie, sempre critica in fatto di dolci che non abbiano almeno una briciolina di cioccolato.

Buona domenica!

lunedì 10 ottobre 2011

meringhette al cocco

Ma che ci fate voi quando vi avanzano degli albumi?

Li riciclate nella frittata?
Non li fate avanzare?
Li congelate in attesa di qualche idea?
Li buttate?

Io ci faccio le MERINGHETTE AL COCCO!



Premessa: tengo sempre nella dispensa la farina di cocco, perchè...se faccio una crostata e mi avanza un albume...ecco subito che arrivano anche le meringhette.

occorre:
- 150gr. di farina di cocco
- 2 albumi
- 100 gr. di zucchero

Montare gli albumi a neve ben ferma.
Con molta delicatezza unire la farina di cocco e lo zucchero.
Mescolare sempre con accortezza con una spatola per non smontare il composto.
Foderate con carta forno la placca del forno e adagiarvi dei mucchietti di composto (io mi aiuto sempre con un cucchiaino).



Adesso è pronto per essere messo in forno a calore moderato (150° per un 20/25 minuti) controllate comunque sempre, perchè ogni forno ha i suoi misteri...

Sentirete un profumino invitante e avrete voglia di assaggiare subito ancora caldino questo biscottino meraviglia.



In questi primissimi giorni di freddino sono i compagni ideali per accompagnare una tazza di delicato tè.
Ma fanno fare una bellissima figura se avete in preparazione una cenetta tra amici.
E se volete un attimo di tenerezza sul divano davanti alla tv sgranocchiateli in dolce compagnia...accompagnati magari da un assaggino di moscato o un buon vin santo...



E se vedete che spariscono a vista d'occhio...nascondeteli!

Buona settimana!!!

mercoledì 5 ottobre 2011

di cani, di gatti e di amiche (seconda parte)

Eccoli qui i miei cuccioli, appena due mesi...



Rambaldo da piccolo non era bellissimo, grigiolino, i due occhietti di colore ancora indefinito, spelacchiato, no, non era tanto carino a ripensarci bene. Adesso invece è bellissimo...



Ambra era assai più carina, un batuffolino da stringere e coccolare, un musino dolcissimo.



Ambra è sempre stata di carattere assai più calmo e tranquillo rispetto a suo fratello.
Rambaldo sempre a coda ritta, sempre in esplorazione, sempre pronto a mettere il musino fuori dalla porta di casa.



Adesso sono due bei gattoni di cinque anni, lei sempre tranquilla e placida, lui sempre alla conquista del mondo.
Come quella estate a Livorno che di sera tardi volò giù dal secondo piano.
Si fece ritrovare all'alba del mattino dopo che impaurito e tremante miagolava sotto le finestre di camera.
Per fortuna il Denso ha un udito finissimo!




E lo scorso inverno? Qui a Pavia abito a tre piani, sul corso con autobus, bici, ecc. ecc.
Un sabato mattina sento uno strano miagolio... Rambaldo!!!
Si era incastrato tra le persiane e non riusciva più a saltare per tornare dentro! Per fortuna avevo bloccato le persiano altrimenti ...meglio non pensarci, un gatto spiattellato sotto sotto un autobus...brrrr!!!!



Eccoli, davanti alla porta...appena vedono passare qualcuno lei corre a nascondersi sotto il letto, lui ormai...non ha quasi più paura.




Ormai in montagna è diventato padrone del suo territorio (anche perchè non ci sono altri gatti in giro) e così lui se ne esce regolarmente, fa le sue passeggiatine, rientra, mangiucchia, beve, fa un sonnellino, riparte.
A volte dorme sotto la siepe, fa i bisognini sotto l'alberello di mele, rincorre i grilli ( e se li mangia) e chissà che altro combina.

La notte prima della partenza per Livorno siamo stati a farci un bel giro per i monti e siamo rientrati nel tardo pomeriggio.
Mi raccomando all'Alieno:
" Non fare uscire Rambaldo che fra un po viene buio."
" Ma mamma, poverino, è stato tutto il giorno in casa, ha bisogno di farsi un giretto."
" Alieno, meglio di no, dammi retta stavolta..."
" Ma daiii.... dove vuoi che vada, lo sai che sta qui in giro, va dai vicini, controlla la situazione e poi torna".

Facciamo la doccia, prepariamo per la cena, mangiamo...del gatto nessuna traccia.
Ambra segregata in casa.
Arriva il momento che si iniza ad aver sonno...aspettiamo ancora un po, facciamo una partita a carte.
Del micio ancora nulla.
L'Alieno e Yuffie prendono la torcia e se ne vanno alla ricerca nei giardini dei vicini, nel campo di calcetto sotto casa, perlustrano la zona alla ricerca del gatto.
Nulla di niente. I gatti se non vogliono farsi trovare non si fanno trovare. Niente da fare.

Arriva mezzanotte. Ce ne andiamo a letto.

Io e il Denso non abbiamo mai dormito.
Ogni tanto sentivamo abbaiare dei cani in lontananza e mi immaginavo quel torsolo di gatto alle prese con un cane da pastore...non ci sarebbe stata speranza per lui...e se incontrava una vipera?
Persino il Denso ogni tanto si vestiva e si alzava alla ricerca del gatto, torcia in mano, fuori un buio pesto, un freddo cane.

Verso le cinque della mattina il Denso si accorge di un movimento alle tende anti mosche...

Ramabaldo era arrivato!
Coda tra le gambe, sfinito, stanchissimo, infreddolito (lui che ama il caldo!) si nasconde sotto il letto.
Finalmente!

Insomma per farla breve il gatto dorme per tre giorni di fila, ogni tanto beveva e poi tornava al suo posticino per dormire.

Non lo abbiamo disturbato per tre giorni...al chè, lo prendiamo in braccio per coccolarlo e spazzolarlo...mmmhhhh....non aveva un buon odore...ci siamo immaginati Rambaldo che si rotolava tra lo streco di mucca o di pecora...che camminava tranquillamente tra piccioni-cadavere e chissà quali altre bestie morte.
Insomma, abbiamo cercato di lavarlo alla meno peggio.
Abbiamo rilavato anche dopo due giorni e ancora. Il cattivo odore rimaneva.
Con il pelo lungo in quella maniera non riuscivamo a capire che cosa potesse essere, camminava e saltava regolarmente, aveva il suo bello appetito...non riuscivamo a capire il perchè di quel cattivo odore.
Logicamente Ambra non lo faceva avvicinare.



E' stato l'Alieno ad accorgersene.
Ovviamente a Pavia, lontana dalla mia veterinaria livornese di fiducia.
Piccole macchiette di sangue e la zampetta posteriore sinistra...non aveva più gli artigli!!!
Al che abbiamo subito pensato che fosse rimasto impigliato chissà dove... e per riuscire a liberarsi ...chissà che dolori per strapparsi così le unghie!

A questo punto entra in gioco la mia amica, quella famosa della cucina gialla e blu....

La chiamo, nel giro di un'ora e mezza avevo già l'appuntamento dal suo veterinario e lei mi aspettava in piazza con la macchina (la mia è sempre giù a Livorno...)

Il micione aveva preso una brutta infezione, è bastato un ciclo di antibiotici, disinfettature in loco ed è tutto passato!
E' presto per dire se gli artigli ricresceranno...oggi ho controllato e sembrerebbe che la situazione sia in continuo miglioramento.
Ah, c'è stata pure una seconda visita di controllo, e chi mi accompagnava se non lei?

E per ringraziarla che altro potevo fare se non un sacchettino in puro lino ecrù con la sua iniziale a punto croce ricamata in verde salvia...?



Dentro prodotti dell'Erbolario all'olio di oliva e fogli profumati per la biancheria.
Fa una certa sicurezza sapere che ci sono amiche che se hai bisogno...ci sono!
E non c'è solo lei, c'è anche Dart, e Chiara e Dani e altre...se ho bisogno e sono sola so che su di loro ci posso contare!


E dopo questi due post lunghissimi devo dedicare un saluto e un affettuoso ricordo al piccolo coniglietto bianco di mia sorella, al grassoccio Mao e alla dolce cagnolona Olga che non sono più con i loro padroni...